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“Quasi sempre avere la pretesa di scrivere qualcosa di immortale è il sistema migliore per affossare quel po’ di buono che vi si può involontariamente celare.Viceversa, a dire esclusivamente ciò che si reputa immaginifico e sentito come parte del momento (ad esempio vituperare i portatori di assorbenti sottoascellari), ci sono buone possibilità di essere citati nei sussidiari per i quaranta anni a seguire”
(F. Bonora, II / VIII / MCMXCVII )
(N. Morali, III / VIII / MCMXCVII)
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Dobbiamo dunque dare ragione a Giambattista Vico? Non sappiamo praticamente chi fosse costui e tantomeno cosa pensasse, nella nostra crassa ignoranza, ma dargli credito è reazionario e dargli contro è di sinistra (o almeno lo era): bisogna adeguarsi e fare delle scelte coerenti, almeno dal punto di vista del mercato. Un po’ del sano e decisionista pragmatismo pre-hammamettiano degli anni ‘80 non poteva non contagiarci. | ||
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“Penso che Craxi fosse un ladro” (F. Bonora, ibidem) “Peccato che non fosse da solo” (N. Morali, ibidem)
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